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Levanto |
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Per capire Levanto occorre risalire
alle sue origini, partendo dalla
profondità storica del paesaggio e
ripercorrendo le varie identità che
la cittadina ha assunto nei diversi
periodi: dall'immagine feudale e
agricolo pastorale sulle montagne di
Bardellone a quella comunale
mercantile-marittima al tempo della
Repubblica di Genova fino alla
odierna configurazione di polo
dotato di notevole attrattiva
turistica grazie ad un elevato
valore ambientale e paesistico.
In epoca romana esisteva un piccolo
borgo denominato Ceula situato sulle
colline dell'odierna Montale, in
prossimità delle quali giungeva il
mare; esso costituiva un nodo
strategico di grande importanza
poichè era ubicato nel punto in cui
l'antica via ligure che proveniva
dall'interno toccava la costa. Dopo
la caduta dell'impero romano di
occidente (476 D.C.), Ceula entrò a
far parte dell'Impero Bizantino.
In epoca carolingia (inizio IX sec.)
l'attuale campanile della Chiesa di
San Siro fungeva da torre di
avvistamento e di difesa contro i
pericoli provenienti dal mare.
A partire dal XIII secolo
l'importanza dell'abitato iniziò a
diminuire a vantaggio di Levanto che
stava ampliandosi direttamente sul
mare.
Levanto, diventò prima feudo dei
Malaspina, passò successivamente ai
Da Passano e nel 1229 alla
Repubblica di Genova. Nei secoli
medievali la vita economica di
Levanto si reggeva soprattutto sulle
attività mercantili - marmo "rosso
di Levanto", vino ed olio locali -
alimentate tanto dalle vie di
comunicazione verso la Pianura
Padana (la via Francigena) quanto
dalle vie marittime che si aprivano
sull'intero Mediterraneo; ciò è
dimostrato dalla presenza della
Loggia e della Darsena.
Dopo il Medioevo, il Borgo antico
raccolto attorno alla Chiesa di
Sant'Andrea ed al colle di San
Giacomo conobbe un notevole
sviluppo; una seconda fase di
espansione è datata XV secolo, con
l'edificazione del Borgo nuovo o
Stagno nella piana del Ghiararo
dovuta principalmente alle rilevanti
funzioni economiche e politiche
assegnate a Levanto dalla Repubblica
di Genova che rendevano
insufficiente il borgo medioevale
determinando la nascita del Borgo
Nuovo sull'allineamento della Via
dei Monti collegante il borgo con la
valle; tale insediamento mantiene
ancora oggi il suo carattere lineare
con interessanti palazzi dei secoli
XVII e XVIII che si affacciano ai
due lati di Via Garibaldi e di Via
Guani, di recente ristrutturati
tramite il "Progetto Raffaello"
dell'Unione Europea.
Un'ulteriore fase dello sviluppo
urbano si pone tra la fine del XIX e
l'inizio del XX secolo con
l'apertura degli attuali Corso
Italia e Corso Roma. A partire dal
1950 il borgo si è ulteriormente
esteso raggiungendo negli anni '70
l'attuale configurazione.
Levanto deve la sua fama turistica
anche alla sua posizione al centro
di una suggestiva valle, le sue
dorsali che finiscono in mare col
promontorio del Mesco e la punta di
Levanto, costituiscono uno splendido
scenario rivestito del verde di
boschi , ulivi e vigne.
Al centro di ogni territorio sono
situati piccoli borghi che hanno
conservato i colori antichi della
loro identità, insediamenti minori,
mulini, cappelle e piccoli santuari
nascosti fra la folta vegetazione.
La valenza ambientale del territorio
comunale è stata riconosciuta con
l'inserimento del Promontorio del
Mesco nel Parco Nazionale delle
Cinque Terre e la bellezza dei
fondali marini ha reso il tratto di
mare antistante il promontorio
stesso il cuore della Riserva Marina
delle Cinque Terre.
Recentemente sono stati realizzati,
con l'utilizzo dei fondi europei,
grossi interventi di recupero del
centro storico, tra cui il restauro
dell'ex Convento degli Agostiniani,
denominato Ospitalia del Mare, in
occasione del Grande Giubileo del
2000.
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